Santa Maria a Vico


Santa Maria a Vico risale, secondo gli storici, ad un epoca precedente al 1000 ed è stata edificata su un tempio dedicato ad Ercole. L’ipotesi della nascita del monumento nell’Alto Medioevo è supportata da caratteristiche strutturali tipiche degli edifici di culto di quel periodo, quali l’assenza di strombatura nelle finestre e l’ornamento ad apus spicatum nella torre campanaria.  Sebbene sia giunto a noi in ottime condizioni, si presenta incoerente ed eterogenea nelle sue parti, a causa dei numerosi lavori di restauro a cui è stato sottoposto nel corso degli anni


L' esterno:

Nel semplice prospetto frontale dell'edificio in mattoni si notano il rosone con croce centrale (ricostruito nell'800).

Il portale è formato da blocchi di pietra scolpiti "a negativo", cioè con le figure incassate direttamente nella pietra.

A sinistra , la torre campanaria appartiene ai lavori avvenuti nel XIV sec. , ossia in un secondo momento rispetto all' elevazione della chiesa originaria. La struttura presenta complessivamente cinque finestre, chiuse da transetti in travertino traforato che riproducono disegni geometrici. Nella parte posteriore si allarga la curvatura dell' abside caratteristica tipica della costruzione paleocristiana. 


L' interno:

La chiesa si basa su una pianta basilicale tripartita, terminante però con una sola abside. La copertura a capriate a vista sovrasta la navata centrale, i cui valichi sono scanditi da due file di 6 piloni, tutti di forma circolare, eccetto i due più distanti dall’ abside a pianta rettangolare: una di queste si appoggia alla torre campanaria che occupa la prima campata della navata di sinistra. La parte che è stata meno sottoposta a restauri è il presbiterio, eccezion fatta per l’ asportazione degli intonaci, mentre l’abside e le testate della navatelle sono le zone in cui il restauro è più evidente. Nonostante le problematiche relative alla datazione dei lavori di restauro sulle singole parti della chiesa, di cui non è intuibile il periodo di attuazione se non per analogia con gli altri edifici sacri del territorio abruzzese, si è certi che l’erezione della torre campanaria sia avvenuta in un momento successivo.  


Piantina: