Introduzione al progetto

Con grande entusiasmo mi dedico alla realizzazione di questo importante progetto che vede impegnati alunni del Liceo Scientifico "Albert Einstein" di Teramo. Essi non sono molto esperti di ricerche archivistiche e il mio compito è quello di erudirli di questo campo. Nel progetto tratteremo della diffusione dello stile romanico, comprendendo al meglio dove si è diffuso e come è giunto nella nostra città.

Infatti, dopo le invasioni normanne e di altri popoli dell'est Europa, il potere feudale e imperiale si stabilì e l' intero vecchio continente si apprestò a una rinascita culturale, dal X sec. Al XIII sec. Si sviluppò l'architettura romanica, questo rinnovamento partì dalla Francia, attraversando la Germania per poi giungere velocemente in Italia.

In Francia furono abbattute le forme dell'architettura carolingia e le chiese romaniche furono realizzate con tre navate, transetto e coro contornato da cappelle radiali. Gli archi a tutto sesto su pilatri a croce o polilobati reggevano le volte a botte ed a crociera che ricoprivano le navate, le cappelle radiali ed il coro.  Due torri campanarie completavano il fronte della chiesa, liberata dalle quattro torri scalari simmetriche, dalle absidi doppie e dal Westwerk. Le chiese romaniche francesi si dividevano in due gruppi, che rispettavano la dislocazione territoriale, con la sola distinzione relativa alla loro copertura a volta piana sorretta da capriate e la chiesa a volta curva in pietra e poi in mattone. Però tra le varianti regionali più importanti da ricordare c'è quella della Borgogna, che i monaci cistercensi seppero diffondere rapidamente partendo da Cluny e Citeaux in tutta l'Europa.

A loro sono dovute la realizzazione delle chiese di pellegrinaggio che si trovano lungo gli itinerari che conducevano, ad esempio, a Santiago De Compostela. Anche queste rispettano la forma basilicale con transetto, coro contornato da cappellette radiali. Per ospitare più pellegrini si costruirono i nartece, spesso a due piani e le loro dimensioni erano correlate alle esigenze locali. La diffusione  dello stile romanico francese fu rapido da raggiungere altri paesi europei ma anche fino alla Terra Santa. Le costruzioni anche militari in quelle terre furono legate a quello stile, esempi tangibili rimangono la chiesa del Santo Sepolcro e il castello di Saona in Siria.

Se spostiamo la nostra attenzione  allo stile romanico tedesco, possiamo capire la differenza tra quello di rinnovamento francese e quello già esistente  del periodo ottoniano del IX sec. Che presto offrirà la presenza di un nuovo stile architettonico: il gotico. Con l'ascesa al potere di imperatori dal 1138 al 1250, aumentò la rivalità al papato e così alle tante chiese si diffusero castelli svevi ( Federico II Barbarossa) in molte zone che dal Reno raggiunsero la Puglia (es. Castel del Monte a forma ottogonale). Quindi dalle forme austere claustrali dei cistercensi si passò gradualmente  all'accostamento del romanico francese con forme più consone alla tradizione tedesca, che lentamente la ripudia e introdusse nuove concezioni costruttive dando vita allo stile di transizione, in pratica si ebbe il gotico.

Le nuove chiese imperiali si presentarono con un succedersi di sei, anche sette torri cuspidate con prevalente dimensione verticale ( la ricerca dell'uomo ad elevarsi al cielo, per essere più vicino a Dio), Nel settentrione della Germania, l'ordine teutonico ed i cisterensi introdussero la novità dell'uso del mattone, convertendo le modanature curvilinee della pietra con i mattoni sagomati.

Questi due stili architettonici giunsero in Italia, diffondendosi anche grazie all'operosità di diversi ordini monastici: cistercensi, benedettini, francescani, celestini, le clarisse, arricchite da forme e tecniche di costruzione pugliesi e lombarde.

Tornando al nostro progetto, i testi e le immagini ripercorreranno le vicende storiche di alcune chiese teramane e, in mancanza di documenti coevi al periodo delle loro costruzioni, ci aiuteremo con i fondi presenti in archivio, trovando altre notizie nei libri della biblioteca dell'Istituto. 

Per la parte archivistica-storica ci siamo avvalsi della collaborazione della dottoressa Di Primo Stefania, direttrice della sezione Anai-Abruzzo, che mi ha supportato con validissimi suggerimenti anche bibliografici. A conclusione di questo progetto abbiamo creato un sito internet con la collaborazione della professoressa Elisabetta Di Francesco, tutor interno della classe III A (a.s. 2017/2018), che ha seguito l'andamento del progetto.

Enrico Cannella-Funzionario bibliotecario


Teramo

La città di Teramo, dopo essere stata a lungo soggetta al dominio degli Attonidi, fu inglobata nel 1140 nel Regno di Sicilia. Successivamente, nel 1155, fu incendiata dal conte Roberto di Loretello  per non averlo assecondato nella rivolta contro il nuovo re Guglielmo I d'Altavilla. E' proprio a seguito dell'incendio che prende avvio la vicenda storica della Cattedrale aprutina, la cui costruzione, avviata nel 1158,  in " Terra Nova" fu decisa dal vescovo Guido II per riscattare la città. L' edificazione che, per varie ragioni, ebbe un decorso lento e laborioso, venne realizzata da Guido II e dai suoi successori tramite l'espediente del ripopolamento che raggiunse il suo apice nel 1251 con il trasferimento  degli abitanti di cinque Castra del contado nella città; ciò fu agevolato dall'esenzione degli abitanti dal pagamento delle tasse.

Per una visione panoramica attuale sulla posizione delle abbazie, si clicchi sul seguente pulsante.


Caratteristiche dell' architettura romanica

L'interno degli edifici romanici è quasi sempre diviso in campate (la campata è lo spazio quadrangolare delimitato da pilastri, o colonne, solitamente reggenti un arco), coperte da volte a botte, a capriata e a crociera.

L' elemento distintivo è il grande spessore delle mura, realizzate in pietra di taglio (simbolo di umiltà) e poi decorate. A queste sono affiancati pilastri e contrafforti.

Per quanto riguarda gli edifici dedicati al culto della religione cattolica, le basiliche mostrano una pianta a croce latina con tre navate, transetto, cripta seminterrata e presbiterio rialzato. 

Venne introdotto il coro nell'abside collegato alle cappelle. 

Colonna romanica
Colonna romanica