La basilica di Madonna delle Grazie

A Teramo c’erano due piccole chiese una di San Giovanni a Scorzone ed una di Sant’Angelo, entrambe appartenevano alle monache benedettine. I cittadini, per rispettare la predicazione del santo (San Giacomo, detto della Marca, che nel 1448 ebbe tra le tappe della sua predicazione Teramo), decisero di costruire dei conventi nelle due chiese e di assegnarle a dei frati francescani. Pian piano queste piccole chiese divennero veri e propri monasteri con orti, officine, chiese e foro; nacque così il prato della Madonna nei pressi della chiesa di San Giovanni, che oggi è divenuto il convento di Santa Maria delle Grazie. 


Storia della basilica di Madonna delle Grazie

La chiesa della Madonna delle Grazie nacque come monastero femminile benedettino. Originalmente fu denominato Sant’Angelo Delle Donne, come suggerito da una lapide rinvenuta nel 1892, la quale riporta come anno di costruzione il 1153 per ordine di Teodinus.

Nel 1448, tuttavia, dopo la predicazione di San Giacomo di Monteprandone, i cittadini teramani ritennero doveroso l induzione di un ordine a lui dedicato quindi spostarono le suore abitanti il monastero di Sant’Angelo delle Donne nel monastero di Sant’Anna e adottarono l’edificio come sede del culto: i cittadini lo ristrutturarono e lo nominarono Madonna delle Grazie.                                           

A testimoniare le posteriori ristrutturazioni sono le colonne ottagonali e gli archi acuti; anche la lignea statua della Vergine risulta essere successiva al periodo monasteriale benedettino e infatti è opera dell’artista Silvestro Di L’Aquila.

Forte risulta l’influenza dell’architettura bizantina e lombarda.

Nel corso del XIX secolo riuscì a resistere alla prima soppressione murattiana (attuata da Gioacchino Murat), ma, dopo esser stato adibito a ospedale militare nel 1806, stesso anno della soppressione murattiana, fu ceduto all’amministrazione comunale, che a sua volta lo cedette all’amministrazione militare, la quale lo adibì a caserma, tra il 1888 e il 1899 i frati vi fecero ritorno come guardiani.

Nel 1900 quando finirono i lavori di ristrutturazione la chiesa di Madonna delle Grazie e il vescovo di Lanciano, monsignore Angelo La Cioppa, la consacrò e organizzò un corteo che percosse l’intero territorio teramano.

Nel 1956 fu data alla struttura l’attuale definizione architettonica comprendente anche il chiostro e i locali precedentemente costruiti ed utilizzati di monaci come camere da letto.

L’importanza di questa struttura ha permesso al comune di Teramo l’onore di ospitare per due giorni le spoglie di San Giacomo, il fondatore dello stesso convento.


Fonti archivistiche riguardo le ristrutturazioni dell'edificio

Fondo archivistico prefettura- serie1; classifica inv. 2/12;

Fascicolo n° 5; busta n°4; cat. 14°; anni 1892; oggetto: affresco esistente nella chiesa di Santa Maria Delle Grazie: durante i restauri del 1892 nella chiesa di Madonna delle Grazie è stato rinvenuto un affresco veneziano risalente al 1300, o forse addirittura di epoca più remota. Secondo il parere di alcuni studiosi e della stessa commissione di conservazione dei monumenti e di antichità l’affresco va conservato e preservato dai lavori di ricostruzione.

Si è richiesto quindi l’ausilio del signor Luigi Vanni, uomo ritenuto adatto al lavoro in merito alle sue rinomate capacità artistiche, sotto compenso di lire 500, ma non essendovi né i fondi per assumerlo né per bandire un concorso pubblico le autorità del luogo chiesero al sindaco di Teramo di distanziare dei fondi per la conservazione dell’affresco. Molte furono le lettere scritte a posteriori per sottolineare l’urgenza di un intervento all’affresco, infatti il sindaco non si dimostrava disponibile nel trattare l’argomento come sottolineato dalle incessanti preghiere e richieste contenute nelle successive lettere scritte dallo stesso ministro della commissione conservazioni dei monumenti e di antichità. La questione fu infine delegata al ministero del istruzione pubblica.  

Fascicolo 2; cat.10; busta N32; fascicolo N26; anni1920-1922: La costruzione dell’illuminazione della facciata fu deliberata il 24 giugno 1922 per mezzo di un voto unanime della giunta comunale. 

Tra il 16 e il 26 ottobre 1920 fu dato inizio ai lavori di riparazione del tetto per un capitale di 1000 lire; i lavori terminarono il 6 dicembre 1920.

Il 4 marzo 1921 successivamente alla decisione unanime della giunta si convenne che la chiesa della Madonna delle Grazie fosse di proprietà comunale e che la stessa chiesa dovesse pagare i ¾ del costo necessario all’illuminazione delle 12 lampadine poste sul fronte della struttura. 

Il 24 gennaio 1920 la giunta si riunì per discutere sui lavori di riparazione del campanile il quale si presentava rotto e ogni volta che pioveva o tirava vento pezzi di mattonelle cadevano ferendo i passanti e danneggiando la struttura del tetto, per questo si decise di posticipare i lavori in una stagione più opportuna, e di far cadere tutte quelle decorazioni considerate in pericolo di caduta, di estirpare la vegetazione che circondava le mura dell’edificio e di colmare i vuoti che si creavano tra le parti sconnesse

Fascicolo 2; cat.10; busta N32; fascicolo N26; anno1920: la giunta sotto richiesta dei frati minori osservanti conferma ed autorizza il completamento della facciata di Madonna Delle Grazie (su disegno del professor Mariani) e bandisce il concorso per la riparazione del soffitto della chiesa medesima.

Fascicolo 2; cat.10; busta N32; fascicolo N26; anno1920: la giunta accetta la proposta di ausilio richiesto dai frati minori per il completamento della facciata donando lire 1000, fondo dal quale si attingeranno anche per la riparazione del tetto della stessa struttura.

Fascicolo 4; busta N50; anni 1956-1958: la realizzazione del completamento del convento della Madonna Delle Grazie, richiesta dai padri minori francescani, ha costo complessivo di 13353808 lire, attinti dai fondi propri della comunità (7 milioni di lire), dalle offerte dei fedeli (un milione di lire), con contributo del fondo culto (5.353.808 lire). La richiesta fu inoltrata dal padre guardiano al vescovo di Teramo il quale inoltrò la richiesta al ministero dell’interni (direzione generale del fondo per il culto e all’architetto Gian Domenico Spinozzi.

Fascicolo 2379; busta 95; prefettura 89: in questo documento i frati minori il 18 novembre 1957 chiesero che venisse a loro ceduta un striscia di terreno antistante i muro delle cinta per ampliare le stesse e il taglio degli alberi ostruenti l’accesso al cortile. In data 25 febbraio 1958 vi fu una commissione per il sopraluogo per la costruzione della via tra la caserma mezzocapo e il santuario, ciò ha il vantaggio di bonificare l’aria la quale si presenta piena di rifiuti e in pessime condizioni igieniche.

Fascicolo 21; busta N330; archivio storico; anno 1900: in questo fascicolo vi sono una serie di lettere recapitate al vescovo di Teramo si cede la chiesa di Madonna Delle Grazie, infatti nei primi decenni del 1900 la chiesa subì un periodo di transito dal sindaco della provincia al vescovo dello stesso e viceversa.

Fascicolo 32; busta N330; anno 1921-1930: in questo fascicolo sono contenute le lettere riguardanti la restaurazione del campanile di Madonna delle Grazie: i fondi furono prelevati dalle offerte stesse dei credenti, come suggerito dal documento destinato al reverendo Padre Paolo De Ascaniis. Questo restauro fu richiesto in quanto, a causa delle precarie situazioni dei mattoni componenti il campanile, i quali cadendo rischiavano di ferire i passanti, a causa dei danni, gli affreschi rischiavano di rovinarsi. Anche una delle quattro giuglie rischiava di cadere e provocare danni alle infrastrutture. 


Il chiostro

Il Chiostro appartenente alla Basilica della Madonna delle Grazie era già noto nel 1154.La struttura, a pianta trapezoidale, è costituita da una loggia doppia ad archi a tutto sesto e da colonne, di diversa altezza, in pietra e laterizio alla cui sommità vi sono capitelli in stile lombardo-bizantino.  Esso viene ricordato come cenobio femminile benedettino "Sant'Angelo delle Donne",di cui  ha conservato tutti i tratti antichi del convento. Infatti, la parte più antica conserva tutt'ora delle strette finestre a doppio squarcio. 

L' immagine ritrae un'epigrafe appartenente al dodicesimo secolo ,

ritrovata su un capitello di una colonna presente all'interno del Chiostro. Essa è di carattere romanico-gotico, infatti è caratterizzata da una figura circolare situata all'estremità sinistra dell' epigrafe. Al suo interno vi è l'iscrizione delle iniziali di Gesù Cristo e di una croce (IHS).


Piazza di Madonna delle Grazie

Le donne fin dal 16 secolo portavano in processione dei ceri alla scultura con i sette gradini e la croce, precedentemente situata davanti ai cappuccini e poi al centro della piazza di madonna delle grazie, nell’occasione della festa della pace.

Un famoso miracolo legato a piazza Madonna Delle Grazie interessa la notte fra il 17 e il 18 novembre 1521, durante la quale l’esercito degli acquaviva fu sorpresa e allontanata dall’ apparizione della Madonna e di San Berardo.

Inizialmente lo spazio antistante la chiesa consisteva in un piazzale di erba utilizzato il 2 luglio per ospitare la fiera di bestiame e di utensili.

Grazie ad dei recenti a dei recenti scavi, si è scoperto che il complesso nasce su una zona usata dai romani per la costruzione di otto edifici termali. 


Piantina